vanity, 13 dicembre 2005
L’euro a 1,34 sul dollaro
• Montezemolo ha definito un dramma l’euro a 1,34 sul dollaro, perché magari favorisce chi fa shopping a New York, però penalizza le esportazioni europee e renderà nel 2005 i margini delle imprese ancora più risicati. Vorrebbe che la Bce abbassasse i tassi, cosa che il governatore Trichet gli ha subito negato (lo sfogo del presidente di Confindustria è avvenuto a Bruxelles, Trichet presente). Berlusconi, sempre a Bruxelles, ha detto nuovamente che sarebbe ora di rivedere il limite del 3 per cento di Maastricht togliendo dal calcolo almeno gli investimenti. Gli esperti, per via dell’euro, hanno abbassato le stime di crescita di Eurolandia dal 2,5 al 2,1. Il deficit della bilancia commerciale (le esportazioni, appunto) è salito a 5,6 miliardi. In Francia – dove giovedì 9 dicembre è stata di fatto abolita la legge sulle 35 ore – la produzione industriale è scesa in ottobre dello 0,7 per cento. Intanto il petrolio sta a 37 dollari e comincia a farsi insistente la voce che vorrebbe tra poco il cambio di valuta nel commercio di petrolio: barili pagati in euro anziché in dollari. Ma con svantaggio per noi: i 37 dollari diventerebbero semplicemente 37 euro (ci sarebbero altri vantaggi, ma difficili da spiegare). [Giorgio Dell’Arti]