vanity, 7 febbraio 2005
Gli swamp e le imprese italiane
• Centomila imprese italiane e un numero ancora imprecisato di Enti locali sono nei guai per via degli “swap”, strumenti finanziari con cui ci si assicura contro l’aumento dei tassi di interesse. I tassi, dal 2001 a oggi, non sono saliti e le imprese che hanno sbagliato la scommessa si trovano oggi con debiti per 4-5 milioni di euro (stima prudenziale): le banche sono su una linea dura, vogliono essere saldate e subito. Anche le banche, infatti, non sono messe troppo bene: la Banca d’Italia ha fatto sapere che i crediti in sofferenza (cioè che sarà improbabile riscuotere) assommano a 22.236 milioni, un livello molto prossimo al record storico della fine 2003. Particolarmente grave che nelle ultime otto rilevazioni i crediti in sofferenza siano risultati perennemente in ascesa. [Giorgio Dell’Arti]