vanity, 7 febbraio 2005
Mohammed Daki
• Mohammed Daki, che secondo il giudice milanese Clementina Forleo è un guerrigliero e non un terrorista (e dunque l’ha assolto) e secondo il ministero dell’Interno è invece un terrorista e va espulso, alla fine gira libero perché altri giudici hanno bloccato l’espulsione con l’argomento che Daki è comunque ancora imputato di terrorismo, va processato e non può essere allontanato dal Paese. Non si potrebbe tenerlo chiuso in un centro di accoglienza? No, perché nei centri di accoglienza possono stare solo gli stranieri in attesa di rimpatrio. Daki si proclama devoto all’Islam e innocente, e vuol chiedere asilo politico alla Svezia. Il ministro Pisanu lo fa pedinare da un plotone di poliziotti che non lo mollano un istante. Intanto un giudice di Brescia ha giudicato terroristi (e tenuto in carcere) due di quelli che il giudice Forleo aveva giudicato guerriglieri. Sia la Forleo che il giudice di Brescia si occupavano degli stessi fatti e facevano riferimento alla stessa legge. [Giorgio Dell’Arti]