vanity, 28 febbraio 2005
Egitto: voto popolare
• L’Egitto si prepara a eleggere il suo presidente con un voto popolare, a scrutinio segreto e con numerosi candidati. Svolta storica, perché dal tempo dei tempi (i Faraoni) in Egitto ha comandato uno solo, a vita e mai scelto dal popolo. E’ vero che i candidati alla presidenza dovranno essere espressi da partiti la cui esistenza è sottoposta all’approvazione del Partito nazional democratico di Mubarak (95 per cento dei seggi nell’attuale Parlamento). E’ anche vero però che, senza questo primo passo, sarebbe difficile ipotizzare un cambiamento di scenario. L’attuale presidente, Mubarak – che sabato 27 nell’aula magna dell’università Al MJunifiya ha personalmente annunciato la svolta – ha 77 anni. La decisione di modificare la Costituzione è frutto di fortissime pressioni americane: da ultimo, prendendo a pretesto l’arresto di Ayman Nour, giovane deputato del partito El Ghad (Domani), Condoleezza Rice aveva persino annullato un suo programmato viaggio al Cairo.
• Condoleezza Rice s’è presentata a Wiesbaden, in Germania, tutta vestita di nero, gonna stretta sopra il ginocchio, stivali neri con i tacchi alti, cappotto stile Keanu Reeves in “Matrix”, cioè lungo avvitato con sette bottoni d’oro, aperto a un tratto da un colpo di vento che ha rivelato l’inizio delle cosce. Grida d’entusiasmo delle truppe Usa. Il “Washington Post”, definendola “Dominatrix”, ha scritto che i vestiti di Condoleezza “parlano di sesso e potere”. La Herobuilders, che già fece una bambolina di Hillary Clinton, ne sta preparando un’altra di nome Condi. [Giorgio Dell’Arti]