Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2005  febbraio 24 Giovedì calendario

Il papa è stato riportato al Gemelli

• Il papa è stato riportato al Gemelli, e in serata operato, perché, a causa della degenerazione del Parkinson – complicata dai postumi dell’influenza –, non riusciva più a respirare. Sdraiato nel suo letto al decimo piano, ascoltava i medici che lo rassicuravano: “Tranquillo, Santità, è piccola cosa”. Lui ha risposto: “Piccola? Dipende per chi”. In mezz’ora poi era tutto finito: alla trachea, dove era stato praticato un buco, è stato collegato un respiratore. Se il pontefice, a questo modo, non riesce a far entrare l’aria nei polmoni, una macchina lo aiuta. Il giorno dopo l’intervento, sulla stampa di tutto il mondo campeggiavano le seguenti due questioni: se Giovanni Paolo possa o no restare in carica in queste condizioni; chi potrebbe prendere il suo posto se il momento, inevitabile ma da tutti temuto, arrivasse. Sulla prima questione il diritto canonico parla chiaro: finché il Pontefice è in grado di scrivere, il problema dell’impedimento non si pone. E il papa, subito dopo l’operazione, s’è fatto dare carta e penna e ha scritto: “Ma che mi hanno fatto?” aggiungendo più sotto “Ma io sono sempre totus tuus”, frase con la quale S.Luigi de Monfort dedicava se stesso alla Madonna. La seconda questione – chi, se si dovesse tenere un conclave a breve, salirebbe al soglio – è stata affrontata dai bookmakers inglesi, che hanno però circoscritto le puntate a soli 32 porporati, il che è indubbiamente uno sbaglio. In ogni caso, tra questi 32 risulta in testa Tettamanzi, quotato 5 a 2. Ratzinger sta 8 a 1, Sodano 16 a 1 e Ruini 40 a 1. Infine domenica 27, per la prima volta, Giovanni Paolo II, non potendo parlare, ha dovuto rinunciare all’Angelus. La benedizione è stata impartita, sul sagrato di San Pietro, da monsignor Sandri. [Giorgio Dell’Arti]