vanity, 11 aprile 2005
Il centrodestra ha perso
• Il centrodestra ha perso di brutto le elezioni del 3-4 aprile: due sole regioni conquistate su tredici, almeno un milione di voti in meno del centrosinistra. Lunedì 4 aprile, saputo il risultato, Fini è andato da Vespa e ha fatto questo discorso: “E’ un voto politico. Gli italiani hanno dato un giudizio negativo sul governo e bisogna che facciamo qualcosa”. Berlusconi, colto di sorpresa, è allora andato a Ballarò, dove ha trovato D’Alema e Rutelli. Un confronto tra Berlusconi e uno qualunque dei suoi avversari non si vedeva da una decina d’anni. D’Alema e Rutelli ne hanno approfittato con una certa ferocia. Adesso tutta la questione si riassume nella seguente domanda: il governo cadrà e ci saranno elezioni anticipate? Oppure no? Fini e Follini hanno chiesto le elezioni anticipate, Berlusconi gli ha risposto di no e, in una lettera a Fini, ha promesso che vi sarà qualche cambiamento di ministro, più attenzione verso il Sud, una riflessione sulla riforma costituzionale. A Fini, per ora, è bastato. Follini, ancora domenica scorsa, ha insistito invece che la cosa più seria è votare subito (cioè a giugno). Quelli del centro-sinistra stanno a guardare e non mettono fretta al governo perché se ne vada.
• Tra le sorprese delle elezioni, la sconfitta di Storace nel Lazio, dove ha vinto il giornalista tv Marrazzo, e soprattutto la vittoria di Nichi Vendola in Puglia che ha battuto un candidato ritenuto fortissimo (il forzista Fitto) facendo perno, oltre che sul trend generale favorevole, sulle sue diversità: l’essere gay, l’essere cattolico, l’essere di Rifondazione comunista. Per quello che riguarda il voto dei comuni, da segnalare la sfida di Venezia. Sono andati al ballottaggio i due candidati del centro-sinistra, il giudice Felice Casson e il filosofo Massimo Cacciari. Decideranno, scegliendo quello che per loro è il meno peggio, gli elettori del Polo. [Giorgio Dell’Arti]