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 2005  aprile 09 Sabato calendario

I funerali di Giovanni Paolo II

• Una folla mai vista si è riversata a Roma per i funerali di Giovanni Paolo II, tumulato nelle Grotte Vaticane, nel posto che fu di Giovanni XXIII. Tre milioni di persone, arrivate da tutto il mondo, ma in modo particolare dalla Polonia, che si sono messe in fila da martedì a giovedì. File immense, che costeggiavano il Tevere da questa parte del fiume, e tagliavano in due la città dall’altra. Anche nove ore in piedi per arrivare nella Basilica e osservare pochi secondi il corpo del Papa esposto ai fedeli. Problemi enormi per non addormentarsi, per andar di corpo, per non sentirsi male, per non litigare. Formidabile lavoro della Protezione Civile e anche del sindaco Veltroni: nessun incidente, le ambulanze prontissime ad intervenire, i casi più difficili affrontati senza ingiustizie né prepotenze. Migliaia gli uomini impiegati, almeno quattordicimila i posti letto messi a disposizione dei pellegrini, a gran velocità. Intanto i capi di Stato di tutto il mondo (tranne Putin e i leader cinesi) sono arrivati nella nostra capitale e hanno assistito alle esequie: Bush, suo padre e l’ex presidente Clinton, il principe Carlo (che ha rinviato apposta di un giorno il suo matrimonio con Camilla Parker-Bowles), Chirac e Tony Blair, i re Juan Carlos di Spagna e Alberto del Belgio (con le relative consorti), eccetera. E i potenti orientali, come l’iraniano Khatami e il siriano Bashar Assad (che hanno stretto la mano al loro nemico, il presidente israeliano Katsav), re Abdallah di Giordania, il presidente afgano Karzai, i palestinesi insieme con i rabbini, e altri, troppi perché li si possa elencare. I re in tutto erano tredici. La folla ha chiesto a gran voce che Wojtyla sia fatto santo. Le autorità vaticane hanno risposto che questo sarà un problema del prossimo papa. Il conclave comincia presto, lunedì 18 aprile. [Giorgio Dell’Arti]