vanity, 18 aprile 2005
Sospeso Inter-Milan
• Un lancio di fumogeni, talmente fitto da sembrare un bombardamento (e da ferire il portiere Dida a una spalla), ha costretto l’arbitro Merk a sospendere il derby Inter-Milan, ritorno dei quarti di finale di Champions League, evento mondiale che metteva il calcio italiano sotto gli occhi di almeno un miliardo di persone. Insomma una figuraccia planetaria, che ha scatenato polemiche molto forti tra politici ("le leggi sono troppo permissive"), poliziotti (“siamo sempre noi a pagare”), dirigenti sportivi (“leggi troppo severe aumenteranno il potere di ricatto dei tifosi-teppisti”) e ultrà. Come sempre, è stato messo sotto accusa, alla fine, tutto il sistema del calcio, che sarebbe marcio, corrotto, ormai privo di valori, eccetera eccetera. Nella scorsa giornata di campionato si è giocato con le nuove regole: al primo lancio in campo di oggetti di qualunque genere si sospende la partita, anche le forze dell’ordine possono intimare la sospensione del gioco per motivi di ordine pubblico (rissa sugli spalti, ecc.), in questi casi sarà penalizzata la squadra ospitante. L’Inter, per i fatti del derby, dovrà giocare a porte chiuse le prime quattro partite della prossima Champions. Naturalmente ha perso a tavolino l’incontro col Milan (3 a 0, in campo stava sotto perO a 1) ed è stata eliminata dalla competizione. [Giorgio Dell’Arti]