vanity, 18 aprile 2005
La crisi politica italiana
• Ipotesi A: in evoluzione anche la situazione politica italiana. I ministri e i sottosegretari dell’Udc si sono dimessi e potranno esserci o le elezioni anticipate (ipotesi A) o un nuovo governo Berlusconi con un bel po’ di nuovi ministri (ipotesi B) o un governo Berlusconi fotocopia dell’attuale (ipotesi C). In caso di elezioni si andrà alle urne il 26 giugno. Ma, siccome deve passare un periodo di tempo stabilito tra scioglimento delle Camere e voto, o si decide questa settimana o niente. escluso che si possa votare a luglio, agosto e settembre (gli italiani sono in ferie). Sembrano difficili le elezioni in ottobre: l’Italia ha sempre votato tra aprile e giugno.
• Ipotesi B: il Berlusconi-bis verrebbe messo in piedi solo dopo un accordo forte con l’Udc. Ricordiamo che l’Udc (Unione dei democratici di centro) è il partito dei democristiani che sostengono il Polo. Per inciso si ricorderà che esistono anche almeno due partiti importanti di democristiani che sostengono l’Unione (la Margherita dei nemici Prodi-Rutelli e l’Udeur di Clemente Mastella, che ha appena espulso Pomicino). Teniamo presente che fra i democristiani che stanno di qua e quelli che stanno di là c’è concorrenza per il futuro controllo del centro (quando Berlusconi sarà uscito di scena). I democristiani del Polo, cioè la sunnominata Udc, avrebbero chiesto per rientrare al governo di avere qualche ministero forte e la presidenza della Rai. Altrimenti, sosterranno Berlusconi dall’esterno. Berlusconi ha risposto che se non entrano al governo si va a elezioni anticipate. noto che i democristiani del centro-destra non vogliono le elezioni anticipate.
• Ipotesi C: cioè il governo-fotocopia. A Berlusconi piacerebbe tanto, soprattutto se fosse la continuazione del governo attuale, senza voto di fiducia. In questo modo stabilirebbe il record assoluto di durata, cioè tutta la legislatura, eguagliabile ma non battibile in futuro. Delle tre è tuttavia l’ipotesi meno probabile. Anche il governo-fotocopia verrebbe interpretato come un Berlusconi-bis e dovrebbe quindi andare a chiedere la fiducia in Parlamento. [Giorgio Dell’Arti]