vanity, 19 aprile 2005
Joseph Ratzinger è il nuovo papa
• Verso le sei del pomeriggio, è stato eletto papa Joseph Ratzinger, 78 anni, bavarese di Marktl am Inn, già Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede (un tempo Sant’Uffizio) e comunque tra gli uomini che sono stati più vicino a Giovanni Paolo II. Ha preso il nome di Benedetto XVI. Nell’interpretazione generale, si tratta di un papa conservatore, assolutamente contrario al sacerdozio femminile, al matrimonio tra gay e alle altre innovazioni che una parte del cattolicesimo (specialmente negli Stati Uniti) reclama. A leggere i discorsi pronunciati immediatamente prima e subito dopo l’elezione, il vero nemico del nuovo papa sembra essere il relativismo. E cioè quel modo di pensare che ammette qualunque idea, in nome non tanto della tolleranza (che Benedetto XVI ha dichiarato più volte di apprezzare) quanto della mancanza di princìpi forti o di valori certi capaci di orientare sulla strada giusta la vita degli uomini. Il papa pensa che la verità esiste. Nel discorso di domenica 24 aprile, che ha dato avvio al nuovo pontificato, papa Ratzinger ha detto che la chiesa è oggi il pastore che va in cerca dell’umanità smarrita nel deserto. E questo deserto è fatto di “poverta’, fame, sete, abbandono, solitudine, amore distrutto”.
• Quanto al nome prescelto – Benedetto – esso tradirebbe una vocazione fortemente pacifista. L’ultimo papa Benedetto, cioè Benedetto XV, regnò tra il 1914 e il 1922, definì la prima guerra mondiale, destando scandalo tra i potenti dell’epoca, “inutile strage” e si rifiutò di schierarsi con questo o con quello dei contendenti, mantenendo sempre una posizione neutrale e aiutando per quanto possibile le vittime di tutte le parti in causa.
• Il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, ha detto che dal giorno del funerale di Wojtyla alla messa di inizio del nuovo pontificato sono passate per San Pietro cinque milioni di persone. [Giorgio Dell’Arti]