vanity, 2 maggio 2005
Il Papa spiato dai servizi segreti
• Un padre domenicano polacco, il sessantanovenne Konrad Stanislaw Hejmo, avrebbe spiato Wojtyla per conto dei servizi segreti comunisti: gli pseudonimi in codice del sacerdote (Hejnal e Dominik) compaiono nelle 700 pagine del dossier trovato due settimane fa dai ricercatori dell’Istituto nazionale della memoria di Varsavia. L’accusato si professa innocente, dice che al massimo ha fatto la spia senza rendersene conto, ma chi ha visto le prove dice che non ci sono dubbi (e infatti i domenicani l’hanno subito cacciato). Benedetto XVI ha intanto fatto la prima udienza (con tanto di lezioncina alla Giovanni Paolo II) e il primo Regina Coeli: affacciato alla finestra dell’appartamento papale, ha salutato gli ortodossi in festa per la Pasqua (“Sì, Cristo è risorto, è veramente risorto!”), ha auspicato che non manchi il lavoro (soprattutto per i giovani), ha lanciato un appello contro tutte le guerre (in particolare quella del Togo). [Giorgio Dell’Arti]