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 2005  maggio 23 Lunedì calendario

Rutelli contro i Ds

• Francesco Rutelli, parlando a Roma all’assemblea federale della Margherita, ha pronunciato un violento discorso contro la lista unica del centro-sinistra e il predominio dei Ds nella coalizione. Ha poi fatto votare, e passare col 75 per cento dei sì, la decisione di presentarsi alle elezioni del 2006 col proprio simbolo, e quindi di fatto fuori dell’Ulivo, nella quota proporzionale delle elezioni per la Camera. Sua frase clamorosa: “Non sono stato per tre anni a pane e cicoria per consegnare il partito a Fassino!”. Non si tratterebbe, in termini pratici, di una decisione così tremenda: Rutelli e i suoi si presenteranno uniti alle altre forze del centrosinistra in tutti i collegi del Senato e nel 75 per cento di quella della Camera, tutti seggi che si assegnano col maggioritario. In teoria perciò la piccola quota del proporzionale dove la Margherita vuol correre da sola non sarebbe un gran problema. E’ invece una decisione grave dal punto di vista politico: il partito unico è un pallino di Prodi e di Fassino e avergli detto un “no” così forte è di fatto un attacco frontale a Prodi, che infatti ha parlato di “suicidio politico”. E’ persino possibile che si arrivi a una scissione, con Prodi che presenta una lista a suo nome formata dai fuoriusciti della Margherita. Lo scorso settembre Prodi, parlando alla festa della Margherita di Monopoli, disse che la migliore qualità di Rutelli l’aveva scoperta Sophia Loren: “è ’nu bello guaglione”. Come è evidente, i due non si possono vedere, e tutte le volte che Rutelli tuona contro l’egemonia dei Ds, sta in realtà parlando contro Prodi.[Giorgio Dell’Arti]