vanity, 13 giugno 2005
L’Italia è in crisi
• Anche i dati della settimana scorsa confermano però che l’Italia è in crisi: l’Istat ha ribadito che il nostro prodotto interno lordo risulta ufficialmente in calo per il secondo trimestre consecutivo (meno 0,5 per cento), le esportazioni sono scese di quattro punti, le importazioni di due e mezzo e il nostro debito ha per la prima volta superato i 1500 miliardi di euro. La Commissione europea ha aperto la procedura d’infrazione contro l’Italia, non solo per gli sfondamenti 2003 e 2004 (3,2 per cento il rapport deficit/pil invece del 3 stabilito a Maastricht), ma anche per quelli previsti nel 2005 (3,6%) e nel 2006 (4,6%). Il ministro Siniscalco spera di ottenere da Bruxelles il permesso di rientrare entro il 2007. La Lega continua a sostenere che all’origine di queste difficoltà c’è l’euro e chiede che in Italia venga rimessa in circolazione la lira, magari continuando a far valere anche la moneta europea. Il problema naturalmente è che ognuno di noi, a quel punto, sarà pronto a pagare i propri debiti in lire, ma vorrà certamente riscuotere i crediti (a partire dagli stipendi) in euro.