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 2005  giugno 20 Lunedì calendario

Nessuna intesa a Bruxelles

• A Bruxelles, dove si sono incontrati alla fine della settimana scorsa, i 25 capi di Stato e presidenti del Consiglio europei hanno litigato senza raggiungere nessuna intesa. Si trattava di spartirsi i soldi del prossimo bilancio europeo, cioè una somma di 875 miliardi di euro da distribuire tra il 2007 e il 2013. Secondo i francesi, gli inglesi prendono troppi soldi: 5,3 miliardi di euro in sconti che furono concessi alla Thatcher nel 1984, per compensare la Gran Bretagna del fatto che la maggior parte dei contributi Ue finanziavano l’agricoltura e che l’agricoltura riguardava soprattutto i contadini francesi e per niente l’economia britannica. Però da allora la Gran Bretagna è diventata un paese ricco, e secondo Chirac non c’è ragione di continuare a fare questo piacere agli inglesi. Tony Blair ha risposto che si può anche rivedere questo sconto (detto "rebate"), però solo se i soldi europei vengono spesi in un altro modo. Basta con i sussidi all’agricoltura francese (che assorbono il 40 per cento delle risorse di tutta la comunità), si finanzino, piuttosto, la ricerca, lo sviluppo, la scienza. Una vacca francese costa all’Europa due euro al giorno, il doppio di quello che prende come salario un qualunque abitante del Terzo mondo. finita con un nulla di fatto, musi parecchio lunghi e la sensazione che l’alleanza europea si trovi, dopo le bocciature referendarie, al passaggio più difficile della sua storia. Tutto sembra in discussione: la politica generale, la moneta, il recente allargamento a dieci nuovi paesi e il prossimo allargamento alla Croazia, alla Romania, alla Bulgaria e alla sempre meno probabile Turchia (contro cui si batte strenuamente la prossima premier tedesca Angela Merkel). [Giorgio Dell’Arti]