vanity, 27 giugno 2005
L’industria italiana contro Ricucci
• La grande industria italiana continua a prendersela con Ricucci. Montezemolo ha detto che bisogna distinguere fra chi fa l’imprenditore e chi si limita al trading immobiliare, ed ha espresso preoccupazioni sulla provenienza di certe ricchezze. Della Valle è stato ancora più diretto: “”E’ un’invenzione di mezza estate, un ragazzotto che ha fatto il passo più lungo della gamba e ora sta cercando il modo di uscire senza danni da un’operazione più grande di lui”. Ricucci non è di quelli che incassano in silenzio, prima ha promesso che continuerà la scalata ad Rcs fino a superare il 20%, poi ha risposto per le rime. Prima a Montezemolo: “In 25 anni ho creato una società da 2,5 miliardi, lui che ha fatto?”. Poi a Della Valle: E’ ora di fare chiarezza anche sul “ragazzotto anziano” Della Valle, un’industriale poco trasparente che non è nemmeno riuscito a raggiungere una posizione di leadership nel suo campo: le scarpe. Tra coloro che mostrano di provare più ammirazione che diffidenza verso l’ex odontoiatra dei Castelli, va contato anche il premier, che è intervenuto in sua difesa: “Quando qualcuno osa dar fastidio ai poteri forti viene messo sotto accusa”. Tra i nemici il segretario della Cisl Savino Pezzotta: “Che fabbrica ha Ricucci? Che bene produce?”. [Giorgio Dell’Arti]