vanity, 27 giugno 2005
In Iran vince Ahmadinejad
• Le elezioni in Iran sono finite che peggio non si poteva, con la vittoria a sorpresa del quarantanovenne Mahmud Ahmadinejad, ultraconservatore sindaco di Teheran che ha preso più del 60%. Decisivo il voto dei poveri, che hanno preferito le sue promesse di assistenzialismo a quelle del capitalista Rafsanjani, che nelle speranze dell’Occidente avrebbe dovuto rivoluzionare il Paese seguendo le orme della Cina (libertà economiche senza libertà civili). Ahmadinejad ha subito fatto sapere che riprenderà la corsa al nucleare e che vuol veder chiaro nel mercato petrolifero, i pessimisti prevedono un nuovo attacco preventivo americano, probabile diventi ancora più importante la mediazione europea. Tra quelli che non si strappano i capelli per l’esito del ballottaggio, gli esuli dell’opposizione: “Sono due terroristi, non cambia nulla”. [Giorgio Dell’Arti]