vanity, 4 luglio 2005
I tormenti di An
• I tormenti di An erano stati provocati dal voto di Fini al referendum, tre “sì ” e un “no” alla sola eterologa. Era sembrato che questa posizione contraddicesse decenni di pensiero osservante e in ogni caso sensibilissimo al punto di vista cattolico. Partendo di qui, le due correnti di An, capeggiate dalle due coppie Storace-Alemanno per “Destra sociale” e La Russa-Gasparri per “Destra-protagonista”, avevano fatto nelle ultime settimane la voce grossa, mettendo in un unico calderone le difficoltà del governo, i risultati elettorali, le polemiche con gli alleati eccetera. L’impressione era che ci si volesse in qualche modo sbarazzare di Fini, arrivando addirittura a minacciare, nei momenti di maggior pressione polemica, scissioni nel partito. Al rendiconto dell’Ergife, Fini ha preso i suoi avversari interni per il bavero della giacca, dichiarando che non riconosceva alle correnti diritto di esistere, che anzi, a parer suo, le correnti erano delle “metastasi”. Colpi dialettici molto violenti e che hanno provocato reazioni mai viste prima in casa Fini: fischi al suo indirizzo di un gruppo di giovani, Storace che pur di non incontrarlo cambia strada, eccetera. Un incontro a tre – Fini. Storace, Alemanno – ha permesso la ricucitura, con discorso di chiusura conciliante del presidente, voto quasi unanime su un documento finale e, in termini pratici, un nulla di fatto. Ma la crisi del partito c’è e Alemanno ha promesso che la resa dei conti è solo rinviata.[Giorgio Dell’Arti]