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 2005  luglio 02 Sabato calendario

Aiuti per l’Africa

• Si sono svolti oggi in varie parti del mondo – e a vario scopo – vari raduni. Due, o forse addirittura tre milioni di persone si sono sparpagliate in otto metropoli e in due piccoli centri della Cornovaglia e del Canada per ascoltare la musica delle massime popstar e rockstar contemporanee, impegnate a chiedere aiuti per l’Africa. A Edimburgo, benedetto dal papa e con la presenza di molti cardinali, è sfilato un corteo contro la povertà nel mondo. A Madrid gli omosessuali spagnoli – anche qui cento o forse duecentomila – hanno festeggiato il varo della legge che consente il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Al Palalottomatica di Roma qualche centinaio di delegati al congresso dell’Udc (partito che fa parte del governo) ha ascoltato Marco Follini attaccare Berlusconi e lo ha poi rieletto segretario. Sempre a Roma, ma all’hotel Ergife, molte decine di dirigenti di An si sono riuniti per ascoltare un duro discorso di Fini e decidere se tenerserlo come presidente o dare inizio a ribaltoni e scissioni.

• I concerti del Live 8, organizzati da Bob Geldof (che nel 1985 a Wembley aveva messo in piedi il Live Aid, sempre con l’obiettivo di aiutare i poveri), si sono svolti a Berlino, Filadelphia, Johannesburg, Londra, Mosca, Parigi, Roma, Tokyo. Un altro, organizzato da Peter Gabriel, s’è tenuto a Bodelva in Cornovaglia e qui hanno cantato solo star africane, per niente presenti altrove (a parte Johannesburg). Un decimo raduno musicale ha avuto luogo in Canada, a Barrie. A Tokio è andata poca gente (diecimila), ma a Filadelphia c’era un milione di persone. Impossibile far la cronaca degli spettacoli. Basterà dire che i Pink Floyd si sono rimessi insieme apposta per suonare a Londra, che – sempre a Londra – è apparso Paul McCartney con George Michael e il concerto s’è concluso con gli artisti in coro che intonavano Hey Jude. Il culmine dell’emozione è stato però raggiunto a Filadelfia, dopo l’esibizione di Madonna: Will Smith ha invitato il pubblico a schioccare le dita con lui al ritmo di uno schiocco ogni tre secondi e mentre il gigantesco, ritmico click si alzava al cielo ha ricordato che ad ogni schiocco, statisticamente, muore un bambino africano.

• Le star italiane hanno suonato e cantato tutte a Roma, al Circo Massimo. Mancavano solo Vasco Rossi, Eros Ramazzotti, Pino Daniele. Zucchero è riuscito ad esser presente sia a Roma che a Parigi. Il concerto è stato trasmesso dalla Rai, una scelta non così ovvia: nel 1985 né Rai né Mediaset manifestarono interesse per il Live Aid, i cui diritti furono comprati da Videomusic.

• Tutta questa musica è stata provocata dal fatto che il 6 luglio si sarebbero riuniti a Gleneagles, in Scozia, i rappresentanti degli otto paesi più industrializzati del mondo, il cosiddetto G8. Si tratta di Gran Bretagna, Canada, Francia, Stati Uniti, Giappone, Italia, Germania, Russia. L’agenda prevede discussioni sul clima e l’ambiente, e la questione degli aiuti all’Africa. Come si sa, a 18 paesi poveri – 14 africani e 4 latinoamericani –, esposti per 40 miliardi di dollari, il debito è stato cancellato all’inizio di giugno. Adesso si tratterebbe di procedere su questa strada e di aumentare l’entità dei finanziamenti. Bush ha promesso un finanziamento di 1,2 miliardi di dollari, Blair vuole raddoppiare i fondi destinati all’Africa, russi, tedeschi e francesi propongono di destinare ai paesi poveri lo 0,5 per cento del Pil fino al 2010 e, entro il 2015, lo 0,7. I primi paesi a beneficiare del denaro dovrebbero essere Tanzania, Angola e Uganda. Il problema è come trovare i soldi. Tassare i viaggi in aeroplano? Farseli prestare dal mercato?

• In questo clima, poche voci si sono levate a manifestar dubbi sulla politica seguita fino ad oggi nei confronti del Terzo Mondo e anche sull’iniziativa dei cantanti. Bernard Kouchner, fondatore di Medici senza frontiere, ha detto di aver incontrato Geldof e di non aver capito bene che cosa voglia. “Mi pare che gli manchi un’idea forte. Vuole raddoppiare gli aiuti per lo sviluppo? Bene, ma che cos’è lo sviluppo? E come si potrà valutare l’eventuale progresso?”. George Monbiot, sul Guardian, ha scritto che il piano del G8 per salvare l’Africa è poco meno di un’estorsione del racket (compresa la scelta di cancellare il debito). Altri hanno sostenuto che i dieci concerti sono serviti soprattutto ai cantanti per farsi belli. Sarebbe bene valutare tutta la situazione tenendo a mente un dato e una frase.
Nel 1985 il Primo Mondo comprava dall’Africa il 10 per cento delle merci. Oggi compra solo il 2 per cento. Cioè l’Africa, mentre da un lato viene aiutata con la beneficenza, dall’altro viene esclusa dal mercato internazionale. La stessa Comunità Europea, con il suo sistema degli incentivi e con la politica del sostegno ai prezzi, rende di fatto impossibile alle merci del Terzo mondo di arrivare in Europa.
La frase: Gli aiuti consistono nel tassare la povera gente nei paesi ricchi e passare i soldi alla gente ricca dei paesi poveri. (Peter Bauer, economista scomparso nel 2002, esperto di problemi del sottosviluppo).

• In questo clima non sarà indifferente la notizia che 32 Ong di dieci stati europei sono sotto inchiesta per sospetta frode. Due di queste (la torinese Associazione per la partecipazione allo sviluppo, che ha già dovuto chiudere, e la romana Movimondo) sono italiane. [Giorgio Dell’Arti]