vanity, 25 luglio 2005
Gli stranieri e la conquista di Bnl e Antonveneta
• Gli stranieri hanno perso – per ora – la battaglia per la conquista della Banca Nazionale del Lavoro (Bnl) e della Banca Antonveneta. Gli spagnoli del Banco di Bilbao avevano lanciato un’offerta di pubblico scambio sulla Bnl, ma si sono trovati di fronte un avversario inaspettato, la società di assicurazioni Unipol, un’azienda quotata in Borsa, ma controllata da cinque cooperative rosse: l’amministratore delegato di questa società, Giovanni Consorte, ha comprato lunedì 18 luglio il 27,5 per cento di Bnl, pagando 2,7 euro agli immobiliaristi Caltagirone, Ricucci, Coppola, Statuto, Lonati, Bonsignore e Grazioli e sborsando quindi in totale due miliardi e 248 milioni. Gli immobiliaristi hanno messo insieme un utile di un miliardo e duecento milioni, quasi interamente esentasse. Unipol, che ha vincolato con vari accordi un altro 13,5 per cento della banca, lancerà un’Opa a settembre per impossessarsi del restante 59 per cento. Gli spagnoli, per ora, hanno rinunciato a ulteriori mosse. Quanto agli olandesi di Abn, la cui Opa su Antonveneta è andata quasi deserta, hanno perso martedì 19 luglio quando il Tar del Lazio ha respinto il ricorso con cui contestavano il comportamento della Banca d’Italia. La doppia Opa della Banca Popolare Italiana (già Banca di Lodi) a 24,47 euro contanti e azioni più contanti per 27,5 euro, è già in corso. Anche qui, alleati dell’amministratore Gianpiero Fiorani, risultano gli stessi immobiliaristi che hanno stoppato gli spagnoli. Dietro gli immobiliaristi c’è il governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio, vincitore assoluto di questa fase della battaglia. I commentatori però fanno notare che: Unipol e Bpi sono soggetti troppo piccoli per bocconi così corposi: dovranno indebitarsi e si faranno prestare i soldi, alla fine, proprio dalle banche a cui hanno impedito di entrare nel capitale. Queste perciò, dopo aver guadagnato un mucchio di soldi vendendo le loro quote ai due improvvisati assalitori, controlleranno lo stesso, come creditori, gli istituti contesi (così Marco Onado sul Sole 24 Ore). Secondo Giuseppe Turani di Repubblica, invece, gli stranieri daranno adesso l’assalto a Capitalia e, presa Capitalia, lanceranno un’Opa sulla Popolare Italiana, prenendo così la Antonveneta attraverso il suo conquistatore di adesso. Se non lo faranno gli stranieri, scrive Turani, lo farà Caltagirone. [Giorgio Dell’Arti]