vanity, 25 luglio 2005
Approvata la riforma della Giustizia
• Il Parlamernto ha definitivamente approvato la riforma della Giustizia che, varata una prima volta, era stata respinta da Ciampi. Piccoli ritocchi, nella linea chiesta dal presidente. Resta la separazione rigida tra pm e giudice, con l’obbligo di cambiare distretto se si passa da una funzione all’altra, e il divieto di ripensarci. Accolto un emendamento che vieta ai magistrati con più di 66 anni di ottenere incarichi direttivi, inserito apposta per impedire a Gian Carlo Caselli di diventare capo della Procura nazionale antimafia. [Giorgio Dell’Arti]