vanity, 1 agosto 2005
Mistero a Brescia
• Resta un mistero la sorte di Aldo Donegani, metalmeccanico in pensione di 77 anni, e della moglie Luisa De Leo, di 66, che sono scomparsi dalla loro casa sulla collina Sant’Anna, a Brescia. I buchi sono questi: sabato 31 luglio erano attesi a casa di un amico che doveva prestargli un lettino, e niente. Domenica alla messa, niente. Lunedì, il nipote carabiniere, proveniente da Ancona – e che era stato invitato a passar qualche giorno da loro – bussa alla porta e non gli apre nessuno. Il giovedì, la Luisa non s’è vista e non avrebbe mai saltato un suo turno da volontaria al bar della parrocchia senza avvisare (il sagrestano). Il nipote carabiniere e un altro nipote, Guglielmo, che abita al piano di sopra, hanno dato l’allarme e la porta è stata sfondata. Dentro, una casa di bambole, linda. Nel forno, sugo e pasta un po’ andati. La macchina, in garage. Le quattro biciclette, a posto, i due vecchi ci andavano in gita sul fiume Mella e sulle colline del Campiani. Messaggi sulla segreteria, niente. Telefonino, muto, stava in un cassetto. Nessun biglietto prenotato alle agenzie o in stazione. Il Ris è andato a spargere luminol e crime scop nell’appartamento, prodotti chimici che rivelano tracce di sangue o di materia organica invisibili ad occhio nudo. Non è uscito fuori niente. Un laghetto lì vicino è stato prosciugato: niente. I nipoti sono stati interrogati a lungo, specialmente quello che abita nella stessa casa e dice di conoscerli da una vita. Potrebbero essersene andati in qualche luogo lontano perché stanchi di noi? Senza dir niente a nessuno per esser certi di non essere disturbati? [Giorgio Dell’Arti]