vanity, 5 settembre 2005
Tragedia a Bagdad
• Zarkawi e altri fondamentalisti islamici hanno messo in rete ringraziamenti a Dio perché ha colpito la cattiva America, punendola dei suoi peccati. Però, mentre a New Orleans succedeva quello che succedeva, a Bagdad un uomo nella folla gridava: “C’è un terrorista kamikaze! Aiuto!” e questo grido procurava un fuggi fuggi generale, un ammassarsi sul ponte dei Due Imam, una rottura dello stesso ponte con centinaia di persone che precipitavano nel Tigri e altre centinaia che correndo finivano in terra e venivano calpestate dalla folla impazzita dal terrore. I morti ufficiali sono 965, ma essendo i feriti 800 i morti reali devono essere almeno il doppio. Le vittime sono tutte sciiti che si stavano dirigendo alla moschea di Kadhimiya per celebrare Moussa al Kadhim, martire del IX secolo. Il ponte dei due Imam è lungo trecento metri e unisce i quartieri Kadhamiya (sciita) e Adhamiya (sunnita). La mattina era piena di luce, calda. La tragedia è successa alle 11 e mezza. Sul ponte, dopo, non sono rimasti che mucchi di ciabatte spaiate. [Giorgio Dell’Arti]