vanity, 10 ottobre 2005
Veronesi e la finanziaria
• Il celebre oncologo Umberto Veronesi, che il centrosinistra voleva candidare a sindaco di Milano, ha detto che la finanziaria di Berlusconi, avendo stanziato cento milioni per la ricerca, è bellissima e che Storace è un ministro della Sanità “di cui dobbiamo andare orgogliosi”. Apriti cielo a sinistra, dove si sono subito domandati: vogliamo davvero candidare uno che parla bene del governo? Il problema reale e non da poco è in realtà questo: se uno che vota a sinistra trova però ben fatta una certa cosa del governo di destra può dirlo o è vietato? Non è una discussione accademica e faccio un esempio reale: la Cgil è di fatto d’accordo con la Cisl e con il ministro Maroni che la forma dei contratti attuale non vada bene e debba essere riformata. Non ha voluto però che un cambiamento così importante venisse realizzato da un governo nemico e perciò ha fatto di tutto per impedire qualunque trattativa (e c’è riuscita), riducendosi a parlar male di una riforma di cui pensa bene. Anni persi e intelligenza degli italiani insultata. Naturalmente, a parti invertite, sarebbe successa la stessissima cosa. [Giorgio Dell’Arti]