vanity, 24 ottobre 2005
Le dichiarazioni di Grasso
• Il procuratore generale antimafia Piero Grasso dice che Provenzano è ancora libero perché ne proteggono la latitanza “politici, imprenditori, polizia”. Intanto l’assassino del vicepresidente della Regione Calabria Francesco Fortugno, ucciso domenica 16 a Locri in un seggio per le primarie, è ancora ignoto. Ci si rompe la testa su 12 telefonate di pochi minuti (la più lunga è di 181 secondi) fatte tra il 1997 e il 2000 tra Fortugno e un suo collega mafioso (Pansera, oggi detenuto), unico debolissimo legame del povero morto con la malavita. Intanto a sparare è stata una Luger, che la ’ndrangheta, nella sua storia, non ha mai usato. [Giorgio Dell’Arti]