vanity, 7 novembre 2005
Maradona e Fidel Castro
• Maradona ha invitato Fidel Castro alla sua trasmissione La Noche del 10, lo ha intervistato per cinque ore, e ha poi mostrato ai telespettatori argentini 12 minuti di conversazione. Castro ha raccontato di aver subito 600 attentati (una volta, in Cile, una telecamera che fingeva di riprenderlo aveva in realtà un mitra dietro l’obiettivo, ma nessuno ebbe il coraggio di premere il grilletto), Maradona ha annunciato che, di lì a due giorni, avrebbe guidato la protesta conto Bush, atteso a Mar de la Plata per il vertice dei 33 paesi americani (Castro escluso). Infatti, venerdì 4 novembre, mentre le delegazioni e i capi di Stato continuavano a discutere, allo stadio di Mar de la Plata quarantamila argentini, incitati dallo stesso Maradona e arringati dal presidente venezuelano Chavez, gridavano “Bush assassino!”. Bush considera Chavez il nuovo Castro. Il vertice non ha prodotto risultati apprezzabili: gli Stati Uniti vorrebbero che i paesi latinoamericani costituissero un’area di libero mercato dove far circolare senza balzelli le merci Usa, i latinoamericani hanno però già una loro area liberoscambista formata da Argentina, Brasile, Uruguay, Paraguay (è il Mercosur), alla quale aderiranno presto anche il Venezuela e il Messico. Il Sudamerica è oggi in mano a governi di sinistra, tendenzialmente nemici degli Stati Uniti, specialmente dopo la proclamazione della guerra all’Iraq. [Giorgio Dell’Arti]