vanity, 25 novembre 2005
Adriano Sofri malato
• Adriano Sofri, 63 anni, da otto detenuto nel carcere don Bosco di Pisa, s’è sentito male in cella nella notte tra venerdì 25 e sabato 26 novembre. Portato all’ospedale cittadino di Santa Chiara, gli è stata riscontrata la rottura dell’esofago dovuta probabilmente a una gastrite cronica o a un’ernia iatale allo stomaco o allo stress da detenzione o al sovraffaticamento o all’insieme di tutte queste cose. Prognosi riservatissima, ancora mentre scriviamo. I medici, dopo un’operazione di tre ore e mezza, hanno detto di averlo strappato alla morte per poco. La malattia ha naturalmente rilanciato la questione della sua liberazione e tutto il dibattito intorno alla grazia (se Ciampi possa concederla indipendentemente dall’opinione del ministro della Giustizia, in questo caso Castelli, che è contrario). Sofri è stato condannato a 22 anni come mandante dell’omicidio del commissario Calabresi: si è sempre proclamato innocente e la grazia non vuole chiederla a nessun costo. Ma ha accettato senza discutere la galera e il giorno fatidico s’è presentato ai secondini da sé. Una vasta parte dell’opinione pubblica, senza distinzioni tra destra e sinistra, è convinta che la condanna sia politica e che l’uomo – scrittore finissimo, osservatore profondo e appassionato del nostro tempo – sia innocente come si dichiara. [Giorgio Dell’Arti]