Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2005  novembre 22 Martedì calendario

Latte per bambini inquinato

• Nidina 1, Nidina 2, Mio e Mio cereali – cioè quattro confenzioni di latte per bambini prodotte dalla svizzera Nestlé – risultano inquinate dall’Itx, fissatore dell’inchiostro con cui è compilata la scritta sulla confezione tetrapak. Se ne è quindi disposto il sequestro su tutto il territorio nazionale (trenta milioni di litri), ma intanto – da aprile, mese della prima avvisaglia, a oggi – quel latte è stato distribuito e venduto. Paola Testori Coggi, responsabile della sicurezza alimentare della Ue, dice che l’Itx non è intossicante, ma i chimici della rivista americana “Pesticid and toxic chemical news” sostengono che può provocare irritazioni della pelle. un fatto che fino ad oggi, almeno a leggere i giornali, non risultano denunce di mamme i cui bambini si siano trovati con la pelle irritata dopo aver bevuto il latte sotto accusa. Le telefonate di mamme in ansia giunte alle Asl, ai centralini del ministero o alle associazioni dei consumatori dopo la pubblicazione della notizia sui giornali sono invece migliaia. Una dichiarazione dell’amministratore delegato della Nestlé, Peter Brabeck, secondo cui c’era un accordo fin da luglio col ministero della Salute per smaltire le scorte, ha provocato una reazione indignata, con querela, del ministro Storace. La Guardia Forestale, che ha scoperto l’affaire, ha intanto disposto il ritiro dal mercato dei latti Milupa, Aptamil 1, Aptamil 2, Babymil. Alla Milupa (gruppo tedesco-olandese) hanno commentato: “Ma se è da settembre che tutta l’Europa sa di questo problema dell’Itx”. [Giorgio Dell’Arti]