vanity, 28 novembre 2005
Aggressione a Bologna
• Una friulana di 30 anni, giunta da Udine a Bologna per seguire un master all’università, appena scesa dall’autobus 27/a alla fermata di via Corticella, periferia nord di Bologna, s’è sentita aggredire alle spalle da un uomo che stava sul mezzo con lei e che lei aveva notato perché, con la neve che cadeva, le pareva troppo poco vestito, solo maglione scuro con jeans e scarpe da tennis. Erano le 20 e 53, come documenta la telecamera di una pompa di benzina Q8 davanti alla quale i due sono passati per pochi istanti. Mentre lo sconosciuto la prendeva a calci e a pugni, e la strattonava per farle attraversare la strada e spingerla al posto che sapeva lui, la donna ha gridato, s’è sbracciata, ha alzato la mano libera chiedendo disperata agli automobilisti di fermarsi. Ma nessuno ha rallentato o frenato, anzi, nella collutazione, c’è stato anche il rischio che aggressore e aggredita finissero investiti. Infine, nel cortile dei numeri civici 216 A e B, l’uomo è riuscito a fare quello che s’era proposto. La donna, all’atto della denuncia, lo ha descritto però nel dettaglio e lo ha riconosciuto in una foto. Gli inquirenti, mentre scriviamo, giurano di essere sulle sue tracce: un maghrebino le cui iniziali sarebbero A.F., coivolto un paio d’anni fa a Cesenatico in una rissa in cui furono accoltellati a morte due ragazzi di 17 anni, e scarcerato dal tribunale del Riesame per l’insufficienza degli indizi. il secondo caso clamoroso di violenza carnale a Bologna. Per quello dello scorso giugno (una quindicenne stuprata nel parco in pieno giorno) venerdì 25 novembre è stato condannato a 7 anni e due mesi un marocchino di 17 anni. [Giorgio Dell’Arti]