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 2010  gennaio 03 Domenica calendario

La situazione nello Yemen

• La situazione è seria invece sul fronte terrorismo, un problema di cui ci eravamo quasi dimenticati. A Santo Stefano, un nigeriano di 23 anni, Umar Farouk Abdul Mutallab, proveniente da Lagos e seduto al posto 19a del volo Amsterdam-Detroit, ha preso a trafficare con polveri, liquidi e siringa venti minuti prima dell’atterraggio. Un regista olandese di 32 anni, di nome Jasper Juringa, che stava seduto alla stessa altezza ma sull’altra fila, se n’è accorto, ha scavalcato gli altri pasaseggeri, gli s’è buttato addosso, ha spento le fiamme che intanto gli erano divampate in mezzo ai pantaloni e ha trascinato lo shahid mancato nella cabina di pilotaggio. Arrestato, Mutallab s’è proclamato adepto di al Qaeda e ha detto di essersi rifornito dei suoi aggeggi nello Yemen. S’è scoperto anche che il suo nome stava in un database di terroristi ipotetici e che il padre, un pezzo grosso nigeriano di nome Alhaji Umaru Mutallab, ex presidente della United Bank of Africa e della First Bank in Nigeria, essendosi accorto della svolta fondamentalista del figlio, lo aveva denunciato all’ambasciata americana di Abuja. C’erano insomma abbastanza elementi per fermare il tizio all’aeroporto di Schipol e non farlo imbarcare. Invece alla débacle dei servizi americani, che hanno dato il nulla osta alla partenza, s’è aggiunta la figuraccia degli addetti al check in olandesi, che si son fatti passare l’esplosivo sotto il naso. Esaminato il materiale con cui aveva pasticciato Mutallab, gli esperti infatti hanno sentenziato che sarebbe bastato per far saltare in aria il velivolo con i suoi 278 passeggeri.

• Al Qaeda ha poi rivendicato il fallito tentativo del nigeriano e questo ha aumentato l’agitazione generale. Su disposizione degli Stati Uniti, i controlli agli imbarchi dei voli per l’America si sono fatti più stretti, è adesso obbligatorio per tutti il controllo manuale dei busti e delle gambe dei passeggeri, e l’ispezione dei bagagli a mano anche se hanno passato i raggi x. Per imbarcarsi alla volta degli Usa è appena sufficiente presentarsi tre ore di prima. Ma è probabile che questa misure siano ancor più ristrette. L’Unione europea, in una riunione di questa settimana, deve decidere se permettere l’acquisto, negli scali europei, dei bodyscanner, macchine capaci di mostrare il corpo nudo qualunque indumento si indossi. Ci sono problemi di privacy e ci sono problemi di soldi: ognuno di questi apparecchi costa fino a un milione di euro. Anche Maroni s’è detto pronto ad acquistarli per Malpensa e Fiumicino. Obama, in un discorso molto severo sulla sicurezza (e sui responsabili dell’apparato Usa) ha detto che intende spostare risorse dall’Iraq («un paese che nulla ha a che vedere con gli attacchi dell’11 settembre») al Pakistan settentrionale e allo Yemen, dove si sarebbe formata ormai una forte comunità di qaedisti, dedita all’addestramento e al rifornimento di tutti i potenziali shahid del mondo (25 di questi starebbero rientrando a Londra, pronti a farsi saltare nei luoghi più affollati). C’è una ragionevole certezza che il presidente Usa, d’accordo col governo locale, ordini al più presto un blitz nello Yemen con lo scopo di distruggere queste basi. [Giorgio Dell’Arti]