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 2010  gennaio 10 Domenica calendario

Berlusconi: attività politica ordinaria

• Da lunedì è ricominciata l’attività politica ordinaria, come ha detto in un’intervista, niente di meno che a Repubblica, Silvio Berlusconi, apparso oltre tutto in pubblico con un viso miracolosamente privo di segni. Tra i problemi all’ordine del giorno con priorità assoluta quello sulla riforma della giustizia, e si sapeva, e quello sulla riforma del sistema fiscale, e questo in definitiva non si sapeva, anche se Tremonti, prima delle Feste, aveva mandato parecchi avvertimenti. Chiacchierando al telefono con Claudio Tito, giornalista del giornale nemico, il presidente del Consiglio ha esordito dicendo: «Sogno una vera riforma tributaria. Come quella che avevamo immaginato nel ´94. Con due sole aliquote. E adesso stiamo studiando tutte le possibilità per realizzarla». Nel ’94, primo governo Berlusconi e ministro dell’Economia sempre Tremonti, venne realizzato questo Libro Bianco in cui si proponeva di suddividere i contribuenti in due classi, una formata da cittadini con redditi annui inferiori ai 100 mila euro, l’altra da tutti gli altri. Ai primi sarebbe stata applicata un’aliquota del 23%, ai secondi del 33%. Il fisco avrebbe incassato una ventina di miliardi in meno dalle dichiarazioni dei redditi e lo stesso accadrebbe anche oggi se quel sistema venisse approvato. L’aumento della domanda, determinato dalla maggiore ricchezza delle famiglie, però, agirebbe da stimolo sull’economia. Tremonti ha detto che la situazione è oggi molto diversa da quella del 1994 e che il nuovo sistema dovrà essere molto articolato: «Dal complesso al semplice, dal centro alla periferia, dalle persone alle cose». Saranno certamente introdotte le quote, un sistema per cui a esser tassate saranno soprattutto le famiglie e non le persone, in modo da tener conto del carico di vecchi e bambini, della presenza di altri stipendi eccetera. Ci vorrà, per vedere la riforma compiuta, tutto il resto della legislatura e cioè almeno tre anni. Caute aperture dall’opposizione. Giudizio negativo di Epifani. [Giorgio Dell’Arti]