vanity, 22 febbraio 2010
L’evento-sputo
• Qualcuno ha sputato – da mezzo
metro di distanza e con buona mira – su un Lucio Fontana della Galleria
Nazionale d’Arte Moderna, Concetto spaziale-attese, cioè il solito quadro che
mostra una tela tagliata, stavolta cinque volte su un panno color bianco, anno 1968,
stima di nove milioni. Rifiuto di Fontana o rifiuto dell’arte contemporanea?
L’evento-sputo è stato subito inglobato dai critici come reazione-tipo, uno
degli svolgimenti possibili dell’opera da parte dei suoi fruitori, ennesima
dimostrazione della sua forza dissacrante, eccetera. La soprintendente Maria
Vittoria Clarelli ha astutamente raccontato l’episodio ai giornalisti,
chiarendo che lo sputo è stato meditato dagli storici dell’arte e poi ripulito
dalle maestranze e che è un buon punto di partenza per ragionare sulla mostra
che la Gnam dedicherà, dal prossimo 13 maggio, ai tagli nel Novecento (o
qualcosa di simile). [Giorgio Dell’Arti]