vanity, 24 marzo 2008
Le borse precipitano
• Le Borse continuano a precipitare e sul settimanale Milano Finanza Guido Manca, cofondatore di Independent Stategy, una delle più quotate società di consulenza finanziaria, ha detto che le perdite «non ancora emerse su tutte le istituzioni finanziarie, banche, assicurazioni, hedge funds e anche operazioni di carte di credito, e su tutti i prodotti disponibili, potrebbero aggirarsi intorno ai 1.400 miliardi di dollari, cifra che corrisponde al 2,5% del Pil mondiale». il numero più alto che sia stato pronunciato dall’agosto scorso, quando la crisi provocata dai subprime divenne pubblica (a quell’epoca si parlava di 100 miliardi). Altri ragionamenti mostrano che, quando l’onda di piena arriverà in Europa, non sarà possibile adottare le tattiche difensive messe in atto in Inghilterra (Northern Bank) e negli Stati Uniti (Bear Stearns): la Bce non ha la flessibilità della Banca d’Inghilterra e della Federal reserve, il suo regolamento è rigidissimo e le banche nazionali non possono poi procedere al salvataggio di istituti eventualmente in default, perché gli aiuti pubblici sono proibiti. Scalfari ha attaccato violentemente Trichet perché non si decide a tagliare il tasso di sconto, che a questo punto è di fatto il doppio di quello americano e crea difficoltà enormi alle imprese europee. Neanche la Federal ha comunque potenzialità illimitate per fronteggiare i prossimi crac: ha finora messo a disposizione delle banche alla disperata caccia di credito qualcosa come 430 miliardi di dollari, gliene restano più o meno altrettanti per fronteggiare una tempesta che si annuncia lunga 12-18 mesi. [Giorgio Dell’Arti]