2 giugno 1955
Lettera di Mattioli ad Agnelli
• Raffaele Mattioli, collaboratore di Riccardo Ricci, scrive una lettera a Giovanni Agnelli, in cui ragiona sul «valore delle parole» in vista di un nuovo grande dizionario della lingua italiana. «Oggi noi non sappiamo, nell’immensa maggioranza dei casi, quando e da chi sia stata ‘messa in circolazionÈ la valuta verbale di cui ci serviamo ogni giorno. Quest’espressione monetaria m’è sfuggita currenti calamo, e può imputarsi a quell’altre faccende in cui sono quotidianamente affaccendato, ma in realtà ha essa pure un senso profondo e genuino. La lingua è un patrimonio, accumulato da molte generazioni, e che conserva nella sua composizione, nella sua struttura, nelle sue stesse anomalie le tracce vigorose di un passato plurisecolare. Si tratta oggi di fare l’inventario esatto di quel patrimonio, di mettere ordine nei ‘titoli di proprietà’ e d’accertarne l’origine, i successivi trapassi e modificazioni, la validità attuale: un’operazione essenziale perché il patrimonio venga trasmesso integro, e più che mai godibile e fruttifero, ai nostri discendenti». [Luca Clerici, Il Sole 24 Ore 25/11/2007, pag.11]