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 2008  maggio 05 Lunedì calendario

Segregata e violentata dal padre

• Ad Amstetten, in Austria, un ingegnere elettronico di 75 anni teneva segregata la figlia in cantina dal 1984. Senza mai farla uscire e riuscendo a non far sapere niente alla moglie – a cui aveva fatto credere in una fuga presso una setta satanica – l’ingegnere l’aveva violentata un numero infinito di volte, mettendola incinta e facendola partorire sette volte. Uno di questi bambini era poi morto, altre tre erano stati affidati alla moglie con la scusa che la figlia – in mano alla setta – non poteva mantenerli. Il fatto è venuto alla luce perché una delle figlie-nipoti, Kerstin Fritzl di 19 anni, è stata lasciata all’ospedale dal nonno-padre, poi subito fuggito. I medici e, poco dopo, la polizia, partendo da Kirsten hanno però ricostruito la storia. L’ingegnere violentatore (e benestante) si chiama Josef Fritzl. La figlia violentata Elisabeth. Anche se sembra impossibile, Elisabeth ha confermato che la madre Rosemarie (con la quale Josef ha altri sette figli) non ha mai saputo, o capito, nulla. [Giorgio Dell’Arti]