vanity, 9 marzo 2009
Il rilancio dell’economia italiana
• Ristrutturare Il rilancio dell’economia italiana avverrà forse attraverso un provvedimento di legge che permetterà ai proprietari di casa (l’85% delle famiglie) di aggiungere una stanza all’appartamento o di ricavare un bagno da uno sgabuzzino. La legge relativa, mutuata da provvedimenti analoghi passati in Veneto e in Sardegna, dovrebbe essere approvata dal prossimo consiglio dei ministri. Prevede che si possa ristrutturare una casa in regola con la legge aumentandone la cubatura del 20% senza bisogno di permessi edilizi o lunghe trafile burocratiche. Basterà che un architetto o un ingegnere, titolati, rilascino una certificazione di conformità assumendo su di sé tutti i rischi di natura civile e penale. Sarà anche possibile buttare giù edifici antecedenti il 1989 e rifarli più grandi del 30% o addirittura del 35% se ricostruiti con i criteri della bioedilizia e dotati di tutto quello che serve per l’utilizzo delle fonti alternative. L’opposizione, dopo 24 ore di sconcerto, è passata all’attacco. Franceschini, per tutti, ha parlato di «cementificazione del Paese». Contrarie senza eccezioni tutte le organizzazioni ambientaliste. Scarsi entusiasmi anche da Bossi. Ma Berlusconi si dice certo della faccenda. In Italia ci sono 31 milioni di case e 22 milioni di spazi commerciali, tutti teoricamente passibili di qualche lavoretto. Famiglie che decidessero di metter mano all’abbellimento della casa, oltre a dar da lavorare a una quantità di microimprese, smuoverebbero il credito bancario, forse innescando effettivamente un circolo virtuoso. Senza contare che il patrimonio immobiliare complessivo, il cui valore è in discesa, ne verrebbe rivalutato. [Giorgio Dell’Arti]