vanity, 17 febbraio 2009
Veltroni si dimette
• Nonostante il risultato, nessuno s’aspettava però che Veltroni si sarebbe addirittura dimesso. E dimesso irrevocabilmente: invano, nella riunione del Coordinamento del partito, gli altri big tentano di dissuaderlo, di spiegargli che non è questo il momento di andarsene. Veltroni si prende un’ora e mezza di pausa di riflessione, poi nel pomeriggio conferma: me ne vado e, anzi, mi ritiro dalla politica. Farò il semplice deputato. «Mi assumo le responsabilità mie e non. Basta farsi del male, mi dimetto per salvare il progetto al quale ho sempre creduto». La lista delle sconfitte è in effetti lunga: le politiche, poi Roma, poi l’Abruzzo, adesso la Sardegna. Le voci di corridoio accusano Bersani, che ha annunciato di volersi candidare a segretario pochi giorni prima del voto sardo, indebolendo ulteriormente il leader in carica. E soprattutto D’Alema, che avrebbe passato gli ultimi sedici mesi a remar contro per impedire al suo avversario di diventare troppo potente. [Giorgio Dell’Arti]