vanity, 17 marzo 2009
Il Papa in Africa
• Il Papa è in viaggio in Africa, e a Yaoundé, capitale del Camerun, sua prima tappa, ha pronunciato un discorso contro il preservativo: il preservativo non solo non serve nella lotta all’Aids, ma favorisce la diffusione del contagio. A queste parole c’è stata una sollevazione mondiale: i governi francese e tedesco, l’Unione europea, il Fondo monetario internazionale hanno tacciato il Pontefice di irresponsabilità, dato che il 67% dei malati di Aids vive nell’Africa subsahariana e sembra ovvio che il sesso protetto garantisca dalla malattia. Ma il Pontefice e i suoi studiosi rispondono che questa è solo apparenza: la percentuale di infettati nella parte ricca del mondo (Washington o il Nord Italia) dove i preservativi girano liberamente è pari a quella dell’Uganda, il 3 per cento della popolazione sopra i dodici anni. Quindi, secondo il Papa e i cattolici, la guerra all’Aids non si vince con i preservativi, ma con i comportamenti: più castità, più fedeltà coniugale, meno promiscuità sessuale. La Chiesa sostiene che la tenacia con cui il mondo libero occidentale difende la teologia del preservativo è indotta dalle case produttrici dei profilattici, timorose di perdere affari miliardari. La Spagna ha risposto ai discorsi di Benedetto XVI, che ha chiesto di curare gratis gli africani malati, annunciando l’invio in Africa di un milione di preservativi in regalo. [Giorgio Dell’Arti]