vanity, 30 marzo 2009
La settimana di Berlusconi
• Questa è la settimana di Berlusconi, non solo per il congresso del Popolo delle libertà, su cui riferiremo tra poco, ma anche per le numerose cose dette (e fatte) nel corso dei sette giorni. Per esempio: «Sono stato presidente-operaio, presidente-imprenditore, non avrei mai immaginato di essere presidente- ferroviere: adesso mi si regali il Frecciarossa» (nella cabina di guida del Milano-Roma, durante il viaggio inaugurale, con tanto di berretto da ferroviere in testa), «Chi perde il lavoro non stia con le mani in mano, si trovi qualcosa da fare. Se fossi licenziato, farei così» (a Napoli, dove era andato per inaugurare l’inceneritore di Acerra, dopo l’incontro con i lavoratori della Fiat di Pomigliano d’Arco, a rischio chiusura), «Paolo Garimberti è persona per bene e di buon senso» (sul nuovo presidente della Rai, proveniente dal gruppo Espresso, proposto da Franceschini, subito accettato dal premier e poi eletto all’unanimità giovedì 26 marzo), «Tutte le volte che cambia il direttore del Corriere della Sera è sempre colpa del premier» (mercoledì 25: il direttore del Corriere della Sera viene infatti sostituito in queste ore quasi certamente col direttore del Sole 24 Ore, Ferruccio De Bortoli, e il premier ci ha effettivamente messo lo zampone), «Il testo circolato non è quello a cui ho lavorato io. Conteneva cose complicate, sono intervenuto sfoltendo il tutto» (sul famoso piano-casa: Berlusconi, pressato dal Quirinale che gli ha anche scritto una lettera, e dalle Regioni che in tema di edilizia hanno voce in capitolo, ha dovuto rinviare ancora una volta il provvedimento e rassegnarsi – forse – a non procedere per decreto, ma con una legge normale), «La magistratura è come una metastasi. Bisogna reagire perché altrimenti non ci saranno più imprese, italiane o straniere, disposte a lavorare nel nostro Paese», ecc. [Giorgio Dell’Arti]