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 1981  luglio 15 Mercoledì calendario

Un videotape con l’interrogatorio di Peci

• Un giornalista del quotidiano Vita a Roma trova 6 lettere scritte da Roberto Peci. Sono indirizzate a Craxi, all’esponente di Democrazia Proletaria Massimo Gorla, al deputato radicale Marco Boato, al segretario della Uil Giorgio Benvenuto, all’avvocato Eduardo Di Giovanni e al direttore della Repubblica, Eugenio Scalfari. In allegato la videocassetta con le riprese dell’interrogatorio, in cui Roberto Peci ammette il doppio arresto del fratello. I brigatisti vogliono che il video venga trasmesso. Si mobilita il comitato dei lavoratori del Petrolchimico di Porto Marghera che chiede la liberazione dell’ostaggio. Scrivono una lettera aperta alle Br i deputati radicali Pinto e Boato: «Non attribuite la vostra responsabilità ad altri, non nascondetevi ipocritamente dietro istanze a cui voi attribuite una responsabilità che non hanno, su cui cercate di scaricare una decisione che solo a voi spetta di prendere». A Napoli un documento firmato militanti comunisti napoletani chiede l’immediata esecuzione della condanna a morte di Peci.