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 1981  luglio 06 Lunedì calendario

«Pubblicate l’interrogatorio di Peci»

• Antonietta, moglie di Roberto Peci, scrive una lettera per il marito tramite l’Ansa: «Io e la tua famiglia ti siamo vicini e stiamo facendo l’impossibile per far pubblicare, come tu chiedi, su tutti i giornali le tue dichiarazioni in modo che se ne possa discutere nel movimento. (…) Desidero almeno che nostro figlio, al di fuori di tutto ciò, abbia un padre e una madre come tutti gli altri e non cominci ancor prima di nascere a pagare le colpe che non ha. Ti voglio bene, Antonietta». In serata a Roma i verbali dell’interrogatorio di Roberto Peci vengono spediti al direttore dell’Avanti!, Ugo Intini, e al direttore di Radio Radicale, Lino Jannuzzi: 24 cartelle dattiloscritte. Le Br chiedono che le dichiarazioni siano «integralmente rese note sugli organi di stampa». Intanto fanno trovare il cadavere di Giuseppe Taliercio, direttore dello stabilimento petrolchimico di Porto Marghera. Taliercio, 53 anni, 5 figli, è magro e irriconoscibile. Nella notte una telefonata avverte: «Alla fine di via Beccaria, vicino alla Montedison, troverete il porco Taliercio. È nel baule di una 128 chiara». Ucciso con 14 colpi di pistola, di cui 13 al petto, tutti sparati da pochi metri dopo essere stato tramortito con un colpo alla nuca. Pistola calibro 7,65 con caricatore bifilare.