12 giugno 1981
Tags : Roberto Peci
Roberto Peci è un «infame traditore»
• Al tribunale delle Vallette a Torino, nel maxi
processo alle Brigate rosse, gli imputati in gabbia firmano una dichiarazione
lunga 12 pagine su Roberto Peci, definito «infame che ha cominciato a fare la
spia prima ancora del fratello». Legge il comunicato Maria Rosaria Roppoli, ex
fidanzata di Patrizio Peci, che racconta di essere stata avvicinata «da canali
particolari», lasciando intendere che si trattasse di Roberto: «Mi hanno fatto
offerte di impunità con lo scopo di attendere nascosta la liberazione di Peci,
promessa in cambio del suo tradimento».
• La tesi delle Brigate rosse è che
Patrizio Peci sia stato arrestato due volte: la prima a dicembre del 1979, in
seguito alla quale avrebbe deciso di collaborare spinto dal fratello Roberto.
Dopo questa prima cattura sarebbe stato liberato dai carabinieri affinché
operasse come talpa all’interno dell’organizzazione. Le forze dell’ordine in
cambio gli avrebbero assicurato una rapida assoluzione, una somma di denaro e
la possibilità di espatriare.