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 1981  giugno 09 Martedì calendario

Chi sono Patrizio e Roberto Peci?

Originari di Ripantransone, sulle colline marchigiane a pochi chilometri dalla costa. Nel 1962 il padre, carpentiere edile, si trasferisce a San Benedetto del Tronto per lavorare nei cantieri che stanno trasformando la cittadina da villaggio di pescatori in rinomata meta turistica. I fratelli Peci sono: Patrizio (nato nel 1953), Ida (1954), Roberto (1956) ed Eleonora (1960). Negli anni Settanta Patrizio e Roberto si avvicinano alla politica e scelgono l’antifascismo. Patrizio Peci, affascinato dalle Brigate Rosse, insieme a 4 amici fonda in quegli anni i Pail, Proletari armati in lotta. Nell’autunno del 1974 si trasferisce a Milano, dove conosce, tramite un amico, Mario Moretti, anche lui marchigiano che dopo l’arresto di Renato Curcio e Alberto Franceschini è diventato capo delle Br. Moretti offre a Peci di entrare nelle Br con il compito di fondare nelle Marche una colonna dell’organizzazione. Peci torna nella sua regione, proprio nello stesso periodo in cui Roberto torna dal Belgio, dov’era andato a cercare lavoro. Tra i proseliti che si raccolgono intorno a Patrizio c’è anche suo fratello. Nel 1977, ad Ancona, i carabinieri trovano delle armi che portano a casa dei Peci, vengono fermati e rilasciati. Nel 1979 gruppi di sinistra assaltano la Confapi di Ancona, di nuovo fermati Patrizio e Roberto Peci. Dopo di ciò, Patrizio si dà alla latitanza, Roberto smette definitivamente di interessarsi di politica. Patrizio va a Torino dove diventa membro effettivo delle Br: ha uno stipendio (200 mila lire al mese), una casa, gli pagano le bollette, gli forniscono i vestiti. Ha persino diritto a un mese di ferie all’anno. Organizza una stagione di attentati terroristici nella città piemontese, ad alcuni partecipa attivamente. Dopo l’omicidio di Aldo Moro è considerato tra i 20 brigatisti più ricercati d’Italia anche se non ha preso parte all’operazione. Il 19 febbraio 1980 i carabinieri del generale Dalla Chiesa lo arrestano a Torino insieme a un altro brigatista, Rocco Micaletto. In carcere a Cuneo decide di pentirsi e collaborare con le forze dell’ordine. Grazie alle sue rivelazioni, il 28 marzo 1980 a Genova i carabinieri entrano in un covo a via Fracchia e uccidono 4 terroristi; a fine aprile la Digos arresta a Torino Roberto Sandalo di Prima Linea (anche lui decide di pentirsi). Sempre grazie a Peci il 4 aprile 1980 a Milano arrestano Mario Moretti. Nei verbali di Peci, tra i nomi di Prima Linea, c’è anche quello di Marco Donat Cattin, figlio del vicesegretario della Dc ed esecutore materiale dell’uccisione del giudice Emilio Alessandrini.