vanity, 21 giugno 2009
Si vota per il referendum
• Si vota sia per i ballottaggi che per il referendum. I ballottaggi sono la finale tra i due candidati meglio piazzati nelle città e nelle province in cui nel primo turno elettorale dello scorso 6-7 giugno nessun aspirante sindaco o presidente ha superato il 50% dei voti. Il referendum (anzi: i referendum, dato che riceveremo tre schede) deve decidere se la legge elettorale resterà così com’è (vittoria dei no) o sarà cambiata (vittoria dei sì). Nella versione attuale della legge elettorale il premio di maggioranza si assegna alle coalizioni di partiti, che poi se lo spartiscono, le soglie di sbarramento sono più facili da superare per i partiti coalizzati e ai candidati è consentito di presentarsi in più collegi contemporaneamente scegliendo dopo il voto quali posti liberare e a favore di chi. Vincendo i sì ai referendum, il premio di maggioranza si assegnerà invece al partito più votato e non alla coalizione, e non vi saranno sconti sulle soglie di sbarramento: nessuno entrerà alla Camera se non prenderà almeno il 4% a livello nazionale e nessun rappresentane delle Regioni entrerà al Senato se non avrà preso, nella Regione che lo candida, almeno l’8%. Ai candidati sarà vietato, infine, di presentarsi contemporaneamente in più collegi. [Giorgio Dell’Arti]