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 2009  giugno 29 Lunedì calendario

Il terzo scudo fiscale

• Tremonti si prepara a varare le norme relative al terzo scudo fiscale, la possibilità data a chi ha portato capitali all’estero di farli rientrare pagando una tassa e comprando così la garanzia di non subire ulteriori contestazioni. La tassa dovrebbe stare tra il 6 e l’8 per cento e il provvedimento riguarderebbe le sole persone fisiche. Il terreno per varare lo scudo è stato preparato da un decreto emanato venerdì scorso 26 giugno, che per la fattispecie fiscale prevede l’inversione dell’onere della prova per chi viene scoperto con soldi nei paradisi: il fisco considererà queste somme frutto di evasione e dovrà essere il contribuente a dimostrare che si tratta di denaro trasferito lecitamente. Il decreto contiene parecchie altre norme importanti. Sul lavoro: prolungamento della cassa integrazione, rafforzamento dei contratti di solidarietà, soprattutto bonus per le imprese che non licenziano. Alle imprese è stata anche concessa la detassazione degli utili reinvestiti in macchinari o in innovazione, norma che è piaciuta molto alla Confindustria. La Cisl ha elogiato la parte relativa ai precari della pubblica amministrazione: il destino dei loro contratti sarà deciso il prossimo 30 dicembre (la scadenza precedente era il 30 giugno 2009). Cinque miliardi sono stati stanziati per accelerare le pratiche di pagamento della Pubblica Amministrazione. Tassa del 6 per cento, destinata alle sole imprese, sulle plusvalenze realizzate vendendo oro: l’unico destinatario del provvedimento è in realtà la Banca d’Italia e i maliziosi ci hanno visto un altro dispetto del ministro al suo nemico governatore. Rimpinguato anche il rimborso dei bond Alitalia: non più il 30, ma il 71% del valore. Abolito il ticket per le visite specialistiche, rinviati gli sfratti al 31 dicembre, estesa – attraverso un provvedimento amministrativo – l’area di coloro che hanno diritto alla social card, un’iniziativa che alla fine ha avuto successo, specialmente al Sud. La Cgil ha giudicato tutta la manovra insufficiente. [Giorgio dell’Arti]