vanity, 20 luglio 2009
Decreto anti crisi e soldi all’estero
• Un emendamento al decreto anti-crisi – che procede in Parlamento con notevole lentezza – dà la possibilità di riportare in Italia i soldi eventualmente trasferiti all’estero, pagando solo una multa del 5%. Tremonti ha giustificato la misura spiegando che in questo modo le casse dei paradisi fiscali saranno svuotate e sarà possibile una politica di rigore assoluto verso i furbi evasori. I quali sono però massa: i primi dati sulle dichiarazioni fiscali del 2008, diffusi dall’apposito dipartimento del ministero dell’Economia, documentano che i titolari di un ristorante guadagnano mediamente fra i 13.500 e i 14.500 euro lordi all’anno (cioè poco più di mille euro al mese), i commercianti al dettaglio e all’ingrosso stanno poco sotto i 20 mila euro, le micro-società non riescono a garantire ai loro titolari un reddito superiore ai 17.000 euro. Tutto questo, senza neanche bisogno di trasferire all’estero nessun capitale. [Giorgio Dell’Arti]