vanity, 20 luglio 2009
Nuove malattie e mutazioni genetiche
• La buona notizia è che la suina è per il momento assai blanda: come riferiscono al ministero della Salute, la mortalità accertata è dello 0,4 per mille, contro l’1 per mille dell’influenza normale. Finora ne sono morti nel mondo in 400. La cattiva notizia è che anche la spagnola, che tra il 1918 e il 1919 ammazzò 50 milioni di persone, all’inizio pareva poca cosa: circolava già nel 1911 e non faceva del male a nessuno. Incattivì poi col passar degli anni e mutando. Potrebbe accadere anche da noi? Per evitarlo bisognerebbe intanto astenersi dall’assumere farmaci tipo il Tamiflu non avendo alcun sintomo e con un’intenzione puramente preventiva. Dosi esagerate e inutili di Tamiflu o di farmaco analogo potrebbe favorire lo sviluppo di un virus resistente, cioè meno aggredibile dalle cure e quindi più letale. Le mutazioni genetiche, che preparano le stragi, avvengono proprio con la sopravvivenza di quei pochi individui casualmente corazzati alle medicine umane, i quali poi si riproducono e dànno luogo a generazioni di assassini. A Londra hanno deciso di non fare nessuna prevenzione sui parenti degli ammalati e di intervenire sui presunti infettati solo dopo due giorni consecutivi di febbre a 38. La tendenza è di non farli neanche venire in ospedale: fanno dettare i sintomi al telefono e i gli mandano a casa un voucher con cui possono mandare a ritirare le pillole in farmacia. [Giorgio Dell’Arti]