vanity, 27 luglio 2009
La rivolta meridionale
• La rivolta meridionale è guidata da due uomini del centro-destra e da uno del Partito democratico. Gli uomini del centro-destra sono Raffaele Lombardo, governatore della Sicilia, e Gianfranco Micciché, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, che nel 2001 fece vincere le elezioni al Cavaliere per 61 a 0. Venerdì, quando la Camera ha votato la fiducia al governo sul decreto anti-crisi, i due non si sono presentati in aula. Un primo segnale di forte sofferenza. Lombardo ha rilasciato dichiarazioni molto dure: ci consideriamo con le mani libere, voteremo solo leggi che vanno a favore della Sicilia. Micciché, domenica, s’è fatto intervistare dal Sole 24 Ore: Tremonti è un leghista travestito, questo perciò è un governo leghista perché il ministero dell’Economia vale per cinque (Tesoro, Finanze, Partecipazioni statali, Bilancio, Mezzogiorno), la Lega ha in mano dicasteri decisivi (Interni, Agricoltura e Riforme), oltre tutto Calderoli, con la scusa del Ministero della Semplificazione, si infila dappertutto, ecc. Conclusione: o mi si dà qualcosa di concreto o abbandono la coalizione. Quanto a Bassolino, il nuovo Masaniello del centro-sinistra, parla anche lui di fondare un movimento meridionalista, forse mettendosi in proprio. C’è il problema, infatti, che alle Regionali del prossimo anno difficilmente sarà nuovamente candidato dal Pd. [Giorgio Dell’Arti]