vanity, 16 agosto 2009
Caccia agli evasori fiscali
• Tra gli effetti della crisi c’è anche questo: che gli Stati danno la caccia con maggior vigore agli evasori fiscali. Gli svizzeri di Ubs (Unione delle Banche Svizzere) dovranno consegnare agli uomini di Obama una lista con 8-10 mila nomi di clienti americani che hanno portato i loro soldi all’estero sperando che il fisco non se ne accorgesse. I correntisti in totale sono 52 mila, per un’attività pari a quasi 15 miliardi di dollari. Ubs aveva già pagato, lo scorso febbraio, 780 milioni di dollari di multa e aveva consegnato, sperando che bastasse, 250 nomi. L’accordo non mina ancora il famoso segreto bancario svizzero: sarà il governo di Berna e non l’Ubs a consegnare agli americani la lista dei «sospetti colpevoli di frode». La Confederazione custodisce da sola un terzo della ricchezza clandestina delle famiglie più facoltose del pianeta. Qualcosa come 11 mila miliardi di dollari, quasi sei volte il Pil italiano di un anno. Secondo l’Ocse il valore dei fondi off-shore della sola Ubs starebbe tra i 5 e i 7 mila miliardi di dollari. [Giorgio Dell’Arti]