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 2009  agosto 22 Sabato calendario

Vincita in un piccolo paese

• Ecco quello che accade in un villaggio di duemila abitanti quando uno dei paesani vince al Superenalotto 147,8 milioni di euro, poco meno di 300 miliardi delle vecchie lire: il sindaco, Gianfranco Lazzeroni, convoca la giunta «per discutere delle iniziative promozionali che prenderemo partendo proprio dalla fama che il paese sta guadagnando» e lancia poi un appello affinché il vincitore tiri fuori i soldi per «l’adeguamento del palazzo polifunzionale»; il parroco, don Marco Giuntini, parla con i giornalisti (arrivati a decine) affinché l’ignoto riccone «doni al paese un centro giovanile» e «si possa poi portare in processione San Nicola – il patrono – con tanti bambini e ragazzi al seguito». Nel paesello arrivano anche parecchi turisti: vogliono vedere il Bar Biffi, sotto l’arco medioevale, dove s’è giocata la famosa sestina 10 - 11 - 27 - 45 - 79 – 88. La vincita esatta è pari a 147.807.299, seconda nella storia dei montepremi europei e quinta nella storia del montepremi di tutto il mondo. Il paesello (forse) fortunato è Bagnone, in Lunigiana, provincia di Massa Carrara, famoso fino ad ora solo per aver avuto nella squadra di calcio il futuro allenatore Silvio Baldini e perché a metà degli anni Novanta un sindaco, disperato per l’emigrazione che l’andava spopolando, promise mezzo milione di lire alle coppie che facevano figli. Adesso è caccia al fortunato (forse) vincitore, che ha vinto con una schedina da due euro. Si segnalano anche, in arrivo a Bagnone, molte donne aspiranti al matrimonio e molti tizi pieni di idee che non hanno finora trovato finanziatori. [Giorgio Dell’Arti]