vanity, 26 ottobre 2009
Quattro problemi per il Pd
• Il Pd, che avrà come presidente quasi certamente Rosy Bindi, si trova adesso quattro problemi, piuttosto consistenti. Primo: vi saranno una o più scissioni, la prima – garantita – di Rutelli, che andrà a formare qualcosa con l’Udc di Casini. Secondo: poiché l’idea di far da sé, accarezzata e propagandata da Veltroni con la suggestiva etichetta di ”vocazione maggioritaria”, è a questo punto definitivamente tramontata con la sconfitta di Franceschini, si tratterà di vedere come e con chi Bersani costruirà il suo sistema di alleanze. Recupero dei sinistri-sinistri? Nuovo abbraccio (o magari divorzio) da Di Pietro? Ennesime civetterie con Casini e l’area di centro, qualunque aspetto assuma? Questa problematica introduce la terza questione: gli iscritti e i simpatizzanti di domenica scorsa hanno eletto il segretario, ma non il candidato a Palazzo Chigi delle prossime politiche. Che certamente il Pd cercherà in un personaggio meno connotato a sinistra, in modo da tentar di prendere qualche consenso nell’area moderata. Per assurdo: il Pd potrebbe esser d’accordo nel proporre per Palazzo Chigi, mettiamo, lo stesso Rutelli, più presentabile ai moderati dopo l’uscita dal Pd. Quarto problema: le prossime Regionali. Se arriverà una batosta, come tutti prevedono, il partito andrà in frantumi? Bersani avrà saputo costruirsi, nel frattempo, consensi e credibilità sufficienti a reggere la barra in un frangente tanto complicato? [Giorgio Dell’Arti]